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Le pedone



L'Alta Val d'Orba è un'area montana verde, selvaggia, che ha attraversato i secoli della storia lungo i propri sentieri, percorsi prima da pastori, poi da nobili, mercanti e pellegrini.


"Le ultime padrone degli antichi percorsi dell'Appennino sono state le pedone" (da Antiche vie del nostro Appennino di Michelanelo Pesce, F.10 serie Le Vie del Sale, Studio Cartografico Italiano).


Questa è la storia di donne speciali, giovani donne, solo le più forti se più anziane, che svolgevano un'attività di notevole impegno fisico per consentire alla popolazione valligiana l'approvvigionamento di beni non reperibili in valle: con una gerla carica di uova, manufatti in legno, lana e pollame affrontavano la montagna, scavalcando lo spartiacque appenninico, sino a raggiungere Voltri (GE), dove scambiavano tali beni e. sempre nell'arco delle ventiquattr'ore, con il pensiero dei propri anziani e bambini a casa, riprendevano la strada, realizzando dislivelli di oltre mille metri per scavalcare nuovamente i monti liguri, attraverso i suoi passi, spesso durante l'inverno coperti da spesse coltri nevose, rischiando a volte anche la vita; erano solite per questo motivo, fare sosta nelle malghe d'altura, usate dai pastori durante i periodi di pascolo; tale attività si ripeteva circa una volta la settimana. Questa era la vita delle pedone, donne forti e coraggiose, dal carattere forgiato dalle montagne in cui vivevano.


"...Doveva solo pensare a ritornare e allora lasciò il cesto con tutta la sua mercanzia: l'aveva portata fin lassù, aveva fatto tanta fatica, ma ora doveva essere leggera, doveva far ricorso a tutte le sue forze, risparmiando tutte quelle che non servivano per tornare. ..." (da Per ultime passano le cesene di Michelangelo Pesce, De Ferrari ed.).

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